Allenamenti 5\9 anni. Scuola Calcio

25.05.2012 15:05

 

Nella scuola calcio è condizione necessaria per insegnare ai bambini dai cinque ai nove anni, che gli istruttori abbiano una preparazione adeguata per allievi di quest’età.

L’istruttore non deve essere presuntuoso, deve calarsi subito nella realtà dell’ambiente dove svolge la lezione e soprattutto tenere in considerazione la fascia di età con cui lavora. Il bambino di 5 – 9 anni può essere visto sotto vari aspetti: c’è chi arriva al centro perché trascinato dai genitori, qualcun altro piange e, più viene coccolato più piange. Così facendo, si potrebbero elencare altre tipologie di bambini che possono incontrarsi nei centri di scuola calcio. Il distacco dai genitori è inevitabile, il bambino, deve passare dal mondo della famiglia ad un mondo più aperto, dall’ambiente della casa all’ambiente dei campi di calcio non avendo più quei punti di riferimento, non sa dove si trova, non conosce i riferimenti spaziali e temporali. Il suo è un mondo dove gioca da solo insieme agli altri che giocano da soli. Il bambino vuole giocare con il “suo” pallone, con i “suoi” attrezzi.

L’istruttore deve possedere una cura particolare, deve diventare, nel contesto dell’ambiente uno di loro. Egli deve saper fare tutto, deve saper dimostrare, deve saper saltare, deve saper rotolare, deve ridere assieme a loro, deve giocare assieme a loro, perché si apprende per imitazione.

Oltre a conoscere le fasi di “Turgor” (allargamento) e di “Proceritas” (allungamento) è importante non “caricare” eccessivamente i bambini (carico interno e esterno) perché bambini che sembrano avere 6 anni, potrebbero averne biologicamente 8 o 4 di anni. L’istruttore deve pertanto dare l’opportunità al bambino di riappropriarsi del proprio schema corporeo. E’ importante che l’istruttore sappia perché propone un certo gioco, a che cosa serve, quando deve essere fatto e come deve essere eseguito.

Se l’ambiente che si crea intorno al bambino è motivante, gratificante, divertente, piacevole, soddisfacente, allora nei bambini scatta la disponibilità a fare tutto ciò che viene proposto. Con i bambini di 5 / 9 anni si deve essere bravi a lavorare, la funzione dell’istruttore è quella di alfabetizzare i bambini dal punto di vista motorio, per cui se i messaggi sono trasmessi erroneamente, i bambini avranno grossi problemi motori, di percezione del proprio corpo, dello spazio, del tempo, ecc..

Bisogna proporre giochi di cammino, di corsa, di salto, di lancio, di rotolamento, dello strisciare, del salire, dell’arrampicarsi, dello scendere. Proporre giochi di pensiero, passaggio dal concreto all’astratto. E’ molto importante proporre giochi ad imitazione, “muoviamoci come gli animali”: imitare gli spostamenti del cane, del gatto, “ dei mezzi di locomozione” dell’aeroplano, ecc.. Far conoscere al bambino i termini: “prono”, “supino”, far conoscere: l’avanti, il dietro, il basso, l’alto, la sinistra, la destra ecc...

mister Errico Enrico.


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